Spesso, se vogliamo fare qualcosa per il nostro benessere in modo naturale non è necessario rivolgersi a chissà quali astrusi rimedi esotici, a pillole improbabili o terapie che promettono effetti speciali; a volte, infatti, basta guardarsi attorno per scoprire di avere sottomano elementi che possono offrire molto e a cui non avremmo mai pensato. È il caso della patata.
Un tubero conosciutissimo e presente in praticamente tutte le case. Beh, si sa, la patate è buona da mangiare e piace a tutti. Si può cucinare il moltissimi modi. Ma le ricette di cui parliamo oggi non riguardano la gola, ma principalmente lo stomaco… Bella scoperta! - direte voi - Se una cosa si mangia è ovvio che riguarda lo stomaco! Sì, vero, ma in questo caso si tratta di virtù benefiche che riguardano il benessere dell'apparato digrente e intestinale, ma non solo.
In generale, la patata è ricca di vitamine (vitamina C, vitamine del gruppo B), oligoelementi e minerali. Eccola quindi in veste inconsueta di "rimedio naturale" per diverse situazioni. Secondo la tradizione popolare, per esempio, il succo di patata è antiacido e diventa utile in tutte quelle situazioni di acidità di stomaco, gastriti e perfino ulcere. Per neutralizzare l'acidità di stomaco senza ricorrere ai farmaci è sufficiente centrifugare una o due patate comprese di buccia e poi assumere qualche cucchiaino del succo una mezz'oretta prima dei pasti o, nel caso, all'occorrenza. Ma la patata è anche disintossicante e combatte la ritenzione idrica: contro questi problemi si può sia magiare più volte al giorno cotta al vapore e condita con un filo d'olio a crudo.
Oppure si può preparare un rimedio da bere al mattino a digiuno: si prende una patata di media grandezza, la si lava e poi la si taglia a pezzettini (compresa di buccia). Dopodiché la si mette a bagno in una soluzione d'acqua (250 ml) e sale marino integrale e la si lascia "macerare" per una notte. Al mattino, a digiuno, si beve il composto. In questo modo si ripulirà l'intestino e il corpo da tossine e acidi urici. Secondo la tradizione, per ottenere il massimo dell'efficacia bisognerebbe ripetere l'operazione ogni giorno per almeno due o tre settimane.
Ricordiamo che, parlando di cucina, la patate sarebbe sempre meglio consumarle con la buccia (anche fritte) perché è qui che si concentrano molti principi attivi. Se, invece, siete tra quelli che le patate le sbucciano, non buttate via la buccia e, magari, utilizzatela per lenire direttamente le infiammazioni della pelle, contro le punture d'insetti…
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