Dipende sempre dalla persona che si ha di fronte e dal grado di conoscenza...se la si conosce, ci si può prendere la libertà di usare le parole in maniera molto chiara e diretta e fare di tutto x far valere le proprie ragioni. Rari i casi poi di comunicazione silenziosa, privata, che non ha bisogno di parole ma solo di quel tipo di silenzio che fa molto rumore.
Diverso il caso di uno sconosciuto...innanzitutto bisogna valutare se il canale di comunicazione è aperto, poi prendere in considerazione se vale la pena di sprecare il fiato...ed in genere il silenzio è la soluzione più giusta,come scrisse O.Wilde:" A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio!"
Dipende anche dalle situazioni...vi sono casi infatti in cui non bisogna stare in silenzio se si ha ragione....la parola in questo caso è un diritto.
Vi è anche un caso estremo, della costrizione al silenzio, e della paura della parola...ma questa si chiama "omertà"...